L’uovo o ovetto di legno per riparare i calzini
Qualche giorno fa, mentre scrivevo l’articolo sulla macchina da cucire, quando parlavo delle giovani ( e forse anche meno giovani) d’oggi e della passione per il cucito, mi è tornato per la mente un oggetto che spesso appariva nei cestino per il cucito, in mezzo a forbici, ditali, aghi e fili vari, spille di sicurezza etc….
Parlo dell’uovo o ovetto per rammendare o riparare i calzini.
Ci sono ancora donne che lo usano?
A casa mia ho ancora quello di mia madre, ma mia moglie non l’ha mai adoperato (anche lei era una di quelle che non hanno questa passione).
Penso che ormai sia un oggetto di antiquariato e lo trattiamo per tale, certo che le nuove generazioni forse non sa a che cosa serve; quando al mercato vendono 3 paia di calzini a 4 euro, vale la pena ripare quelli rotti??
Con i tempi che corrono certamente si, ed in futuro ancora di più se continua così, per molte persone…
A volte nelle cucitura della punta dei calzini o nei talloni si creano dei buchi dovuti spesso ad una misura troppo piccola rispetto al piede che li indossa o a causa delle scarpe.
Una volta, invece, i buchi comparivano a causa del logoramento del calzino stesso in quanto i soldini non bastavano mai e anche i calzini venivano usati fino alla loro completa usura….quando cioè non era proprio più possibile la riparazione. Per non parlare poi delle prime collants che erano di seta, molto costose, e pochi potevano permettersele. Ma anche nelle famiglie più agiate l’economia regnava sovrana: nulla si gettava, se non dopo un lungo uso e si prolungava al massimo l’uso dei vestiti e degli oggetti in genere.
Comunque, un piccolo buco non è motivo sufficiente per buttarli, basta solo rammendarli e puoi continuare ad indossarli.
Per rammendare i calzini è indispensabile questo oggetto che si compra nelle mercerie ( dovrebbe ancora esserci ), fatto di legno , di alabastro o di marmo.
E allora rinfreschiamo anche la memoria con le istruzioni per l’uso.
I rammendi vanno fatti sempre cucendo l’indumento a rovescio.
Inserisci l’uovo all’interno della calza e tendi bene il tessuto facendo aderire la parte bucata all’uovo. Metti un filo di cotone sull’ago, fecendo un nodino ad un solo capo del filo. Cuci con un filo singolo in modo che la cucitura non dia fastidio.
A questo punto, sentendo chi di calza ne cucite diverse, mi sono state date due diverse modalità:
la prima, più semplice e più d’emergenza :
Osserva la cucitura e decidi se si è formata in orizzontale o in verticale rispetto al filetto della calza. Appunta il filo ad una estremità del buco e poi passa l’ago sotto la stoffa a pochi millimetri dal bordo. Passa di nuovo il filo sotto la stoffa dall’altro lato sempre prendendo poca stoffa e tira. Così facendo i due lembi del buco si avvicinano. Continua fino a richiudere il buco.
E’ molto importante non prendere troppa stoffa mentre si cuce altrimenti formerai un cordone che può dare fastidio indossando il calzino nella scarpa….
la seconda, un po’ più lunga e raffinata, adatta a chi ha tempo ma soprattutto pazienza :
Ricoprire il “buco” eseguendo prima dei punti lunghi verticali detti “fili di trama“, prendendo alcuni fili di base e a qualche millimetro di distanza dal “buco” stesso. Completare il rammendo eseguendo i “fili di ordito“; fermate il filo prendendo alcuni fili del tessuto e passate l’ago sopra e sotto i fili di trama.
Beh…semplice no ? …e con l’aria che tira….forse è meglio farlo tornare un oggetto di uso comune.