Archive for the ‘Macchine Varie’ Category
14 Ottobre 2010
Tags: a manovella, chiave, chiavi, duplicatore, duplicatrice, MG
- Vecchio Duplicatore di Chiavi MG
Nell’era ormai delle aperture elettroniche ( con telecomando, dispositivi RFID, ma anche con voce, impronte digitali, riconoscimento dell’iride e chissa cos’altro….) oggi ho recuperato una vecchia fresa per duplicare le chiavi…..
Il funzionamento è molto semplice, ed è simile alle moderne duplicatrici elettriche….
Si fissa la chiave originale, si fissa la chiave vergine che diverrà la copia fornita dai vari produttori entrambe negli appositi alloggi. A questo punto si inizia con la manovella far girare la fresa che creerà la nuova chiave fresando quella vergine mentre con l’altra mano attraverso l’impugnatura e una guida si segue la forma dell’originale…..
Il tutto senza corrente o batterie !!!!
Ma parliamo un po’ delle chiavi…..visto che anche di quest’ultime ho una piccola collezione….
Per ora ( torneremo ancora sull’argomento con la storia e altre informazioni ), ci limiteremo a dire che la chiave ( intendiamo la standard ) è un oggetto utilizzato per aprire o chiudere una serratura. Di solito consiste in una sottile barretta di metallo, provvista di gole intagliate che formano dei denti e/o scanalature o piccoli incavi che corrispondono alla forma della serratura e dei suoi meccanismi interni, permettendo così l’apertura, di norma per mezzo di una rotazione.
Quando viene tenuta dritta e inserita in una serratura, una serie di cilindretti si solleva allineandosi con i denti e le gole presenti sulla chiave. Se la chiave inserita è quella corretta, la lunghezza dei cilindretti corrisponde a quella stabilita al fine di permettere la rotazione del cilindro che a sua volta aziona il meccanismo che permette l’apertura della porta.
La porzione della chiave che è intagliata e viene inserita nella serratura viene detta lama.
L’impugnatura, generalmente più ampia per facilitarne la presa e sagomata o colorata per permettere il riconoscimento di una chiave nel mazzo, è fornita di un foro, tondo o rettangolare, detto passachiave, che serve ad inserirla nel portachiavi.
Vecchio Duplicatore di Chiavi MG
La chiave dentellata fu inventata nel 1851 da Linus Yale.
MG SERRATURE è una fabbrica specializzata nella produzione di serrature e cilindri, compresa una vasta gamma di accessori per porte. Azienda di Lazzate (MI) oggi certificata, presente sul mercato nazionale e internazionale da circa cinquant’anni, e sempre pronta a rispondere ad ogni esigenza di mercato fornendo un valido appoggio per gli specialisti del settore.
Da non confondersi, anche se il logo appare praticamente uguale, con la MG, nome di una casa automobilistica inglese attiva dal 1922. Attualmente è un marchio di proprietà della cinese Saic Motor. La MG, acronimo di Morris Garages, venne fondata (more…)
8 Aprile 2010
Tags: alfabeto, Biblo, cembalo scrivano, Charles Spiro, CHIROGRAPHER, cirillico, Egitto, etruschi, fenici, Festo, geroglifici, Giuseppe Ravizza, graffiti, greco, Gutenberg, ideogrammi, monemi, pergamena, Peter Mitterhofer, Plume ktypographique, Qwerty, romano, Royal Bar-lock, Royal Consumer Information Products, Royal Typewriter Company, runico, San Cirillo, sanscrita, scrittura, Stele di Rosetta, storia, Sumeri, tachigrafo, tachitipo, The type writer, TIPOGRAPH
Macchina daScrivere Royal Bar-Lock
Oggi volevo mostrarvi delle immagini di una bellissima macchina da scrivere. Andando a rivedere il post relativo al modello che avevo già
pubblicato mi sono reso conto che abbiamo parlato poco della storia della macchina da scrivere e della scrittura.
E così mi sono documentato un po…
Ma andiamo con ordine.
La macchina per scrivere è uno strumento dotato di tastiera collegata a vari dispositivi meccanici, elettrici e/o elettronici, che permettono di ottenere su un supporto, generalmente un foglio di carta, l’impressione di caratteri (lettere, numeri, segni ortografici, segni di punteggiatura, simboli vari) simili a quelli della stampa tipografica.
Oggi rimpiazzata quasi completamente dai personal computer che contengono installati uno o più programmi di videoscrittura, la macchina per scrivere, nata sul finire del XIX secolo, è stata uno dei primi dispositivi di largo utilizzo per la rapida redazione di documenti in formati standardizzati. Il suo utilizzo fece nascere una nuova professione, inizialmente riservata alle donne: la dattilografia.
Sono diversi gli inventori ai quali la macchina da scrivere viene attribuita, spesso di diversa nazionalità. È anche possibile che varie persone abbiano lavorato contemporaneamente ad idee simili senza necessariamente essere a conoscenza l’uno del lavoro dell’altro.
Ma quando nacque la scrittura ?
Brevemente, possiamo riassumere e semplificare la storia della scrittura in pochi passaggi :
I primi graffiti incisi sulle rocce dell’uomo risalgono a più di 35000 anni fa (neolitico). Erano certamente una forma d’arte, ma non erano una forma di scrittura. Infatti non rappresentano un testo formato da parole, ossia complessi di suoni che esprimono un senso in una data lingua. Rappresentare graficamente un sentimento, un desiderio, un timore non è ancora scrivere.
La rappresentazione grafica di parole (dette anche monemi) è già una scrittura, ma con un difetto: le parole sono decine di migliaia e occorrerebbero molti segni (vedi il Cinese ). Quindi, fin dall’antichità si comincia ad analizzare le
Macchina daScrivere Royal Bar-Lock
parole dividendole in sillabe e in fonemi.
La scrittura fu inventata in Mesopotamia (more…)
20 Marzo 2010
Tags: Baden, Junker & Ruh, Karlsruhe, macchina da cucire, Renania
Antica macchina da cucire Renania della Junker & Ruh
Devo ammettere che non è in perfette condizioni e che avrebbe bisogno di un piccolo restauro. Ma quando l’ho trovata in un mercatino mi è piacciuta molto.
Forse per la sua meccanica “robusta”.
E’ infatti di fabbricazione tedesca, e questa risale al 1878.
Antica macchina da cucire Renania della Junker & Ruh
La Junker e Ruh è stata fondata nel 1870 a Karlsruhe, Baden.
Ha toccato in qualche periodo anche i 1.200 dipendenti.
Ha da sempre lavorato nel settore della macchina da cucire e e delle stufe americane, cioè le stufe a gas (per questo aveva una fabbrica (more…)
14 Marzo 2010
Tags: brevetto, Clark & Co, cucito, Isaac Merrit Singer, Johnson, macchina da cucire, New Home Sewing Machine Company, punto a catenella, rocchetto rotante, storia, The Gold Medal, The improved Dolly Varden, Thomas Saint
Antica Macchina da Cucire The Improved Dolly Varden
Questo bel modello del 1870 , “The improved Dolly Varden” è della Johnson, Clark & Co, azienda americana fondata nel 1860 in Massachusetts che venne rilevata nel 1882 dalla New Home Sewing Machine Company e che iniziò ad uscire con il marchio The Gold Medal Sewing Machine Company.
In molte case, anche in quelle che non sono di un “matto che raccoglie cose strane o ferri vecchi”, possiamo trovare delle macchine da cucire ( o anche dette macchine per cucire o cucitrice ).
Ne possiamo trovare nei vari mercatini dell’antiquariato, ma penso che molte sia saltate fuori dalle varie soffitte o garage dei nonni.
In quasi tutte le case, infatti, una volta c’erano queste vecchie macchine da cucire, spesso vicino la finestra.
Erano davvero minimali, e gli accessori erano per lo più piccoli cassetto in cui venivano custoditi aghi, fili, spilli e bottoni di tutti i tipi.
Quand’eravamo piccoli, sicuramente in molti siamo rimasti colpiti e affascinati nel vedere mamma o nonna (che possiamo definire sarte provette) alle prese con le stoffe, mentre il pedale andava su e giù quasi melodicamente.
E magari spesso ci siamo chiesti come mai queste vecchie macchine non venissero buttate per prenderne una nuova.
Ci si cuciva di tutto, dai pantaloni (quante toppe alle ginocchia !!! ) alle camicie ai cappotti.
Allora era diverso, man mano che si cresceva i capi che erano diventati piccoli venivano passati al fratello più giovane, e tutto ciò era assolutamente normale, e forse anche queste
Antica Macchina da Cucire The Improved Dolly Varden
cose contribuivano a rendere una famiglia più unita.
In tanti ci siamo addormentato tante volte cullati dal suono della macchina da cucire su cui lavoravano dopo che tutti si era a letto, per confezionare gonne, camicie, pantaloni e quant’altro.
Sappiamo tutti che la macchina da cucire è un’apparecchiatura meccanica ( o oggi elettromeccanica ) impiegata per unire mediante una cucitura, stoffe o pelli attraverso il passaggio di uno o più (more…)
13 Marzo 2010
Tags: aspirapolvere, August Mittelsten Scheid, bachelite, brevetto, Carl e Adolf Vorwerk, Engelbert Gorissen, grammofono, Kobold, Modello 47, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, scopa elettrica, storia, Vorwerk & Co, Vorwerk Folletto
Aspirapolvere oscopa elettrica Vorwerk Folletto Modello 47
Aspirapolvere o scopa elettrica Vorwerk Folletto Modello 47 brevetto matricola 26927 90 watt 160 volt
Perchè ho nella mia collezione anche questo utile (anche se ormai antico) accessorio?
Questo oggetto l’ho acquistato al mercatino dell’antiquariato di Soave.
Spesso chi guarda questo “cimelio storico” in vendita lo guarda come oggetto usato ma ancora utile, quindi con lo spirito di osservazione se può funzionare o no.
Io invece quando acquisto qualche oggetto che ritengo storico o importante, la mia prima osservazione è di guardare se l’oggetto è brevettato o no (se lo è più facile avere qualche documentazione storica relativa all’oggetto stesso – vedi anche precedente articolo relativo i Brevetti ).
Nella fattispecie del Folletto 47, poi, mi ha colpito il portasacchi che è di bachelite (quindi oggetto comunque interessante per la mia collezione di oggetti fatti in questo materiale – Vedi articolo sulla Bachelite ) , la presa di
corrente che ha le boccole sempre in bachelite ( questa è anche predisposta a lato del medesimo per accessori quali lampade e simili) e il manico smontabile ( per occupare meno spazi quando riposto ).
Inoltre essendo questo modello degli anni 30 l’ho paragonato ad altri due modelli più recenti che ho in casa ( di cui uno l’ho utilizzo per più di 40 anni ed è tuttora funzionante e ho pensato al valore storico del medesimo.
Ed in effetti copia di questo modello è esposto anche al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano proprio per il suo valore storico.
Infatti non tutti sanno che il primo apparecchio è nato negli anni successivi
Aspirapolvere oscopa elettrica Vorwerk Folletto Modello 47
alla crisi del 1929 dalla trasformazione di un grammofono!
Una circostanza che ha attirato l’attenzione del mondo scientifico, tanto che la serie storica degli apparecchi Vorwerk è stata (more…)
12 Marzo 2010
Tags: a indice, Allgemeine Electrizitäts Gesellschaft, Caligraph, cembalo scrivano, Giuseppe Ravizza, Hammond, macchina da scrivere, macchine a tasto unico, Museo della Macchine da Scrivere, Olivetti, Remington, The type writer, Underwood
Macchina Da Scrivere AEG Mignon
Macchina per scrivere a indice MIGNON AEG ( Allgemeine Electrizitäts Gesellschaft ) Deutsche Werke Berlin del 1903 .
Questo modello è apparso sul mercato sul mercato nel 1905.
Dal punto di vista tipologico, questa macchina può essere considerata sia ad indice posizionabile, dato che la scelta del carattere da stampare avviene mediante indice, sia ad elementi intercambiabili, visto che è possibile cambiare l’alfabeto sostituendo il cilindro portacaratteri e il quadrante.
Muovendo longitudinalmente il puntatore sul quadrante con la mano sinistra, si trasmette il movimento al cilindro che ruota nella posizione corrispondente al carattere selezionato. Abbassando il tasto destro il cilindro scatta in avanti, battendo il carattere sul foglio di carta nel rullo. Il tasto sinistro serve per la spaziatura. L’inchiostrazione avviene mediante nastro inchiostrato. Attraverso un sistema di scappamento, il carrello portacarta compie uno spostamento ad ogni battuta di tasto, permettendo la composizione di una riga.
Macchina Da Scrivere AEG Mignon
Le macchine per scrivere Mignon della A.E.G. furono le più diffuse tra le macchine a tasto unico, rimanendo molto popolari fino all’ultimo anno di produzione nel 1934, grazie alla semplicità del funzionamento, all’economicità e alla velocità di utilizzo; un operatore esperto poteva raggiungere infatti la velocità di 250-300 caratteri al minuto.
Il quadrante e il cilindro portacaratteri erano sostituibili per l’adattamento ai diversi (more…)
14 Febbraio 2010
Tags: decotti, erboristeria, fitoterapia, infusi, Ippocrate, medicina, pressa, Striscia la Notizia, terapia
In un mercatino dell’antiquariato ho trovato questa bella pressa tutta in legno e ferro…..
Antica Pressa per Decotti e Infusi
Non ne ho capito subito la funzione….poi ho cercato qualche informazione.
E’ stata datata metà 800 e serviva per decotti e infusi.
Tutte le culture e le popolazioni sin dalla preistoria, prevedevo l’utilizzo di piante o estratti di piante come pratica terapeutica umana per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere. Decenni fa molto rilievo veniva dato alle piante e al loro potere curativo.
Il bergamotto, la verbena e il lupino, ad esempio, servivano a lenire i sintomi della malaria, la scilla marittima e la parietaria curavano la cirrosi del fegato e l’idropisia.
Alcune di queste soluzioni naturali vengono usate ancora oggi. Molti altri prodotti erboristici non avevano funzioni specifiche, non facevano né male né bene. Erano pressoché inutili.
In natura esistono circa 442.000 specie di piante. Si stima che oltre il 90% di esse contengano sostanze vitaminiche o complessi pro-vitaminici essenziali per la normale funzionalità bio-chimica umana.
Possiamo quindi iniziare a parlare di Fito-Terapia.
Questo termine significa letteralmente “terapia con la pianta” (dal greco: Fitos, pianta).
Essa è sempre stata patrimonio di chi voleva mantenere in vita i malati e, possibilmente, portarli alla guarigione.
Antica Pressa per Decotti e Infusi
Nell’Antichità, i conoscitori di questa tecnica erano i sacerdoti, ma da Ippocrate in poi i medici-erboristi ne fecero la “Medicina”, intesa nel senso moderno del (more…)
13 Febbraio 2010
Tags: Albert Einstein, freezer, frigorifero, ghiacciaia, ghiaccio, John Gorrie, neve, neviere, Rex, Tellier, Windhausen
Antica-Ghiacciaia-Rex
Ghiacciaia in legno anni 20/30, ha un’apertura superiore dove venivano infilati i blocchi di ghiaccio, ed uno sportello frontale. Ha gli interni zincati, maniglia di chiusura e cerniere tutti originali. Sul frontale, la nota marca REX.
A metà 900, il frigorifero era di legno, ed era ancora un bene di lusso.
La struttura esterna era simile a quella del modello standard di adesso:
parte frigo sotto e piccola parte freezer sopra, che in realtà era un buco in cui veniva messo un blocco di ghiaccio il quale permetteva al cibo contenuto nella parte sotto di restare fresco.La parte sotto era generalmente divisa in
due o tre scomparti.
Antica Ghiacciaia REX
I lettori non più giovanissimi ricorderanno senz’altro i tempi in cui, specialmente d’estate, si vedeva per le strade qualche garzone che di buon passo, sulla spalla ricoperta da un panno, trasportava lunghe barre di ghiaccio gocciolante, destinate a quegli antenati dei frigoriferi che portavano appunto il nome di ghiacciaie.
Le tecnologie più moderne hanno cancellato quell’usanza: il freddo e il ghiaccio vengono assai più comodamente prodotti in casa e delle barre di ghiaccio non si sente più la necessità.
Eppure quel commercio aveva segnato in una certa misura, a partire almeno dal Seicento, uno degli aspetti della modernità.
Mi ricordo che arrivava un uomo con un carrettino a tre ruote che conteneva una decina di blocchi di circa un metro (more…)
4 Febbraio 2010
Tags: contamonete, dividi, Globus, monetine, vecchio
Conta Dividi Monete Globus
Avevo già scritto riguardo un altro conta/dividi monete.
Per chi ne fosse interessato vedi Link : Macchina Contamonete
Questo è un altro modello trovato sempre a mercatini. E’ marcato Globus e la scritta “zahlmaschinen” fa velocemente intuire che si tratta di fabbricazione
tedesca.
Riporta il N. 63339.
Vecchio Conta Dividi Monete Globus
Risalente agli anni 50. Notare il selettore di (more…)
22 Gennaio 2010
Tags: antica, caffe, caffettiera, CONDOR, espresso, macchina
Caffettiera o Macchina per Caffe CONDOR
Macchina per caffè espresso o Caffettiera “CONDOR” per una o due tazze. Anno 1926
Meravigliosa caffettiera o macchina del caffè , viene chiamata in entrambi i modi, senz’altro oggetto da collezionisti, veniva usata nei grandi e lussuosi bar od hotel del tempo.
La Condor è ancora una azienda presente nel mercato delle macchine del caffè, specializzata ora nella produzione di componenti ed accessori per costruttori di macchine per caffè.
La macchina è stata prodotta dalla ditta Ved.va OBERTINO & FIGLIE Via Balbo n. 4 TORINO. Porta il N. 330 penso di serie abbastanza limitata.
Probabilmente esiste un collegamento societario o produttivo tra la OBERTINO & Figlie e la CONDOR.
La caffettiera è predisposta per poter fare uno o due caffè, inoltre ha lo scaldabevande a pressione, elettrica, controllato da un manometro per la regolazione.
Il caffè espresso, ad oggi noto in tutto il mondo, è nato a Milano nei primi del ’900, in seguito all’invenzione della macchina per produrlo brevettata dall’ing. Luigi Bezzera nel 1901. Il brevetto venne successivamente acquistato da Desiderio Pavoni che nel 1905 fondò la ditta La Pavoni e iniziò la produzione in serie (una al giorno), in una piccola officina di via Parini a Milano.
Interessante il numero di esenzione o esonero, del 6 marzo 1926 , N.12530 . Sarei curioso di sapere da che cosa erano esonerati … probabilmente da qualche tassa inserita ( come oggi ) probabilmente durante il periodo di autarchia.
Caffettiera o Macchina per Caffe CONDOR
Autarchia : Condizione di un paese autosufficiente,che non intrattenga rapporti commerciali con altri paesi. In altre parole,il termine indica (more…)
14 Gennaio 2010
Tags: Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno, contamonete, contasoldi, Hans Brose, lira, monete, musina, salvadanaio, vecchia
- Macchina Contasoldi
Geldzahlmaschinen Fabrik Hans Brose – Berlino N. 2007
Che bella macchina ho trovato nei mercatini : una macchina Contamonete di fabbricazione tedesca.
Nei miei ricordi mi porta quando avevo 12 o 13 anni e cominciavo ad accumulare qualche mancietta e mia madre mi ha procurato dalla banca ( la Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno – ora Unicredito ) un salvadanaio o “musina”. La stessa però doveva essere restituita quando chiudevo il libretto. Cosa che non ho mai fatto….e la banca si è trattenuta la cauzione.
Macchina Contasoldi
Io infilavo tutte le manciette, poi quando era abbastanza pesante, andavo con la mamma in banca, e c’era un signore ( il cassiere ) che aveva la chiave della mia cassettina ( io non l’avevo ).
L’ apriva e metteva tutte queste monetine su una macchina e girava una monevella. Io era ancora piccolo, e più di tanto non capivo, ma vedevo le monetine che rumoreggiavano in questa strana macchina e uscivano (more…)
8 Gennaio 2010
Tags: colori, macinare, minerali, pietre, pittura, tempera, terre
Macchina per Macinare Terre
Per Restauri e/o Pittura Murale.
Una volta, i colori si ottenevano da pigmenti in polvere a sua volta prodotti macinando pietre (minerali e terre colorate), metalli (oro, argento, ossido di piombo), residui organici (radici e piante, insetti) fatti seccare e polverizzati, oppure
estratti da tessuti colorati (porpora, indaco).
Il collante è generalmente un’emulsione di tuorlo d’uovo . Gli artisti medioevali usavano tuttavia anche la resina degli alberi, o ancora colle d’origine animale e vegetale.
Macchina per Macinare Terre
Le vernici finali, ottenute da resine proteggono il lavoro e saturano i colori rendendoli più carichi.
Dall’esame delle antiche icone emerge una legge comune: in tutti i colori senza eccezione sono presenti pigmenti cristallini e terre, in varie combinazioni.
Inizialmente sono presenti le ocre gialle e rosse, nei secoli si aggiungono alla tavolozza nuovi pigmenti, questo dipende dalla reperibilità della materia prima.
Il blu ad esempio era raro e quindi costosissimo in Italia; si otteneva dalla triturazione del lapislazzulo.
Col tempo gli impasti per ottenere i colori si arricchiscono e anche l’imprimitura (more…)
7 Gennaio 2010
Tags: Belleville Illinois, cutter, fresa, Ideal Stencil Machine Co, stencil
Ideal Stencil Machine
Periodo circa fine 1800 inizio 1900
COMPANY : IDEAL STENCIL MACHINE CO. – BELLEVILLE ILLINOIS USA
Matricola 19006
Funzionante in Altavilla Vicentina VI
Punzona matrici in materiale solido (esclusi metalli ).
Ideal Stencil Machine
Veniva usata
per trasferire scritte ripetitive su prodotti multipli (Esempio “Made in Italy” ) su contenitori, casse in legno, (more…)
Tags: argento, denti, dentista, lamina, oro, pressa
Pressa per Dentista
Pressa Dentista 18°-19° secolo
Fine 1800 ed inizio 1900 i dentisti usavano questa pressa per forgiare le lamine oro o argento per poter poi incapsulare i denti.
Si iniziava a sagomare la lamina di oro con la pressa in formato più piccolo per poi passare al foro più grande che si adattava di più al formato del dente da ricoprire, la sagoma poi veniva rifinita direttamente sul dente da ricoprire.
Pressa per Dentista