Non Solo Ferri Vecchi - CONSERVAZIONE DELLA STORIA DELLA NOSTRA SOCIETA'

Eventi

19 Novembre 2014

Creazioni di Natale – Mercatino dell’oggettistica artigianale – Caravaggio BG

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“CREAZIONI di NATALE” mercatino dell’oggettistica artigianale – seconda edizione

L’associazione “Caravaggio Viva” e la Pro Loco di Caravaggio, in collaborazione con il gruppo “Creativi & Hobbisti Bergamo”, sono lieti di invitarvi alla seconda edizione della manifestazione “CREAZIONI di NATALE”, mercatino dell’oggettistica artigianale, che si svolgerà il 14 dicembre 2014 dalle 10 alle 19 nelle vie del centro storico a Caravaggio (Bg).
Anche quest’anno con l’approssimarsi del Natale, per una domenica la città di Caravaggio accoglierà tantissimi creativi provenienti da tutta la Lombardia che esporranno le loro opere lungo le vie del centro, una vetrina colorata della fantasia e dell’handmade.

Vi aspettiamo numerosi anche questa volta!

 

 

Eventi

Natale a Urgnano ( BG) – Mercatino dell’oggettistica artigianale

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L’Amministrazione Comunale di Urgnano in collaborazione con l’Associazione Vivi Urgnano e il gruppo “Creativi & Hobbisti Bergamo”, è lieta di invitarvi alla manifestazione “NATALE a URGNANO”, mercatino dell’oggettistica artigianale, che si svolgerà sabato 13 e 20 dicembre 2014 dalle 14 alle 19 e domenica 14 e 21 dicembre 2014 dalle 10 alle 19 nel cortile delle Aie del Castello Albani a Urgnano (Bg) in contemporanea con altri eventi all’interno del castello.

I quattro eventi ospiteranno la fantasia dei nostri numerosi creativi che esporranno le loro opere realizzando una vetrina colorata dell’estro e dell’handmade.

All’interno del cortile saranno presenti un punto di ristoro e intrattenimenti per i bambini, vi aspettiamo numerosi!!!

Eventi

18 Novembre 2014

Mercatino Antiquario di Ascoli 6, 7 e 8 Dicembre ’14 Edizione Natalizia

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Orario 10-2

Torna, rafforzato dagli esiti positivi dell’edizione straordinaria di Ottobre  il mercatino antiquario di Ascoli Piceno,  momento importante per la nostra città e per il settore dell’antiquariato,  perché dimostra come, in un momento di crisi di molti settori economici, ci sono operatori ed espositori che portano avanti con determinazione e valorizzano la loro attività, puntando sulla qualità.

Con  la sua   vasta gamma di oggetti,   il Mercatino Antiquario di Ascoli Piceno  offre  a collezionisti ed appassionati    sempre,  ogni terza domenica del mese  un  miriade di proposte , dando loro  la possibilità di volgere uno sguardo al passato.

Spesso , questi oggetti  non si acquistano per necessità bensì per pura seduzione estetica, per attrazione fatale, ci piacciono spesso per la loro essenzialità  oppure ci attirano per il pregio della marca e  anche quando sembrano ordinari , nella  forma nelle  proporzioni , tutti hanno qualcosa di piacevole  , magari al tatto (materiale, spigoli, curve, zigrinature ecc. ) è come incontrare l’anima gemella, equivale sempre a restarne irresistibilmente irretiti e lasciarseli sfuggire significa pagare in seguito il prezzo del rimpianto.

Si perché lo scopo di ogni mercatino è proprio quello di incentivare e soddisfare l’infinita schiera di curiosi , interessati alla storia degli oggetti, da quelli più noti ed importanti a quelli più umili e in apparenza meno significativi : non si tratta solo di un fenomeno di costume ma di un fenomeno dall’alto valore culturale .

 

Si segnala che la prossima edizione di dicembre sarà anticipata al 6.7.8 Dicembre per la concomitanza con la Fiera di Natale.

Vi Aspettiamo

 

INFO:  Tel e fax 0736 256956   www.mercatinoascolipiceno.it orario dalle 10 alle 20.

 

Eventi

7 Marzo 2014

Gran Balon – Itineriario dedicato al quartiere di Porta Palazzo

 

 

In occasione del GRAN BALON, famoso mercato dell’antiquariato di Torino che si tiene ogni seconda domenica del mese, le Guide Bogianen propongono un itinerario dedicato al quartiere di Porta Palazzo e Borgo Dora, alla storia del mitico mercato torinese e alla tradizione delle sue botteghe e dei suoi banchi di antiquariato. Storie e curiosità del borgo dall’insediamento intorno alla Dora dei primi opifici, allo sviluppo commerciale di tutta quest’area urbana fino alla trasformazione di antiche strutture in nuovi spazi creativi.

 

Orario di ritrovo: ore 10.30

Durata e modalità: 1h30 circa, a piedi

Tariffa: € 8

 

INFO E PRENOTAZIONI: 329 58 75 825 o torinobogianen@yahoo.it

 

La passeggiata si svolgerà a piedi e sarà condotta da Guide turistiche abilitate della Provincia di Torino esperte in tour tematici ed itinerari fra borghi e quartieri.

Articolo

10 Giugno 2013

Una lettera di 200 anni fa… – la storia della Posta

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Tra le varie cose che ho trovato girando per mercatini, mi sono imbattuto in questa lettera risalente a quasi 200 anni fa….

E così, mi sono chiesto come facessero a quei tempi spedire la posta.

Il servizio postale ha origini molto antiche: servizi postali gestiti dallo Stato per le corrispondenze ufficiali erano già presenti presso i persiani, gli inca, e i cinesi ad uso e consumo di commercianti, nobili e potenti.

lettera di 200 anni fa….

Il primo uso documentato di un servizio organizzato di spedizione si ha in Egitto, dove i Faraoni usavano corrieri per la diffusione dei loro decreti nel territorio dello Stato (2400 AC). 

E naturalmente ebbero uno sviluppo ulteriore durante l’impero romano.

Il moderno servizio postale si può fare risalire alla nobile famiglia tedesca dei Thurn und Taxis che dal 1490 detenne per secoli il monopolio del servizio postale nell’impero tedesco. I Thurn und Taxis furono dei principi tedeschi appartenenti al Sacro Romano Impero discendenti dalla famiglia bergamasca dei Torriani che avevano come simbolo un tasso; il loro nome deriva dalla germanizzazione dei termini italiani Torre e Tasso ( da notare che dal nome della famiglia Thurn und Taxis si fa derivare anche il nome del servizio di autopubbliche TAXI ).

I primi a organizzare un vero servizio postale in Italia furono i fratelli bergamaschi Zanetto e Francesco Tasso che nel XV secolo collegavano le Fiandre, la Germania, l’Austria e l’Italia; avevano una sorta di monopolio della posta, tanto che verso la fine del XVIII secolo i loro eredi gestivano 20.000 corrieri in servizio e migliaia di cavalli.

Il servizio postale che usiamo ancora oggi basato sul pagamento anticipato di una tariffa unica e cioè sul francobollo è nato invece in Inghilterra nel 1840 ad opera di Rowland Hill che ideò la riforma del Regno di Gran Bretagna.

Il vecchio sistema costoso e inefficiente venne sostituito da una riforma postale semplice ma rivoluzionaria, essa prevedeva il pagamento anticipato della tariffa e una tariffa universale in tutto il reame, con l’eliminazione delle distanze nelle tariffe postali. Fino ad allora i pacchi e le lettere venivano pagati dai destinatari.

Sir Rowland Hill notò che questo tipo di pagamento portava ad abusi da parte degli utenti. Si narra che fosse comune spedire una lettera al destinatario con dei segni convenzionali. Il destinatario quindi rifiutava la lettera che in questo modo non

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Eventi

22 Maggio 2013

Frascati : II edizione Mostra dell’Antiquariato e dell’Artigianato Artistico 25 e 26 Maggio 2013

Frascati: E’ in programma il 25 e 26 Maggio la II edizione della Mostra dell’Antiquariato e dell’artigianato artistico, una rassegna di alta qualità che ospita 40 espositori da tutta Italia.

Un appuntamento con l’arte senza confini di spazio, tempo e luogo, per un viaggio affascinante tra epoche e stili diversi, oggetti selezionati, testimoni di una storia lontana ma allo stesso tempo ancora vicina.
Frascati, storica cittadina dei Castelli Romani, alle porte della capitale, ospiterà per due giorni un grande evento mercantile e culturale, divenendo luogo di incontro di amanti e studiosi di arte che qui possono vivere, un’ esperienza capace di regalare grandi emozioni.

La Mostra, con la sua ricca classificazione merceologica, rappresenta un’occasione importante e unica per i collezionisti e gli appassionati, che qui possono trovare ed acquistare opere di alto valore estetico e di sicuro investimento nel tempo.

L’evento si svolgerà lungo la passeggiata e il centro storico di Frascati e sarà possibile ammirare mobili d’epoca, sculture, dipinti, gioielli, ceramiche, icone, pietre e oggetti d’arredamento, tutti pezzi unici.

La Mostra dell’Antiquariato e dell’Artigianato e’ ideata, progetta ed organizzata dall’ Associazione “Frascati Vive e Imprende” che ha lo scopo di tutelare il commercio ed i commercianti di Frascati.

La priorità dell’associazione e’ di cercare di incentivare e promuovere le attività commerciali e turistiche per i numerosi residenti e visitatori sopratutto in questo momento di crisi economica nazionale attirando il pubblico in uno scenario unico come quello della città di Frascati, perla dei Castelli Romani.

La manifestazione e’ patrocinata dalla Regione Lazio e dal Comune di Frascati.

Associazione Frascati Vive e Imprende

www.frascativiveeimprende.it

Eventi

21 Maggio 2013

Mercatino del Baratto a Morlupo – 2 Giugno 2013

 

 

L’Associazione Di mano in mano organizza, ogni prima domenica del mese, a Morlupo in Piazza Armando Diaz  il Mercatino del Baratto, Seconda Mano, Artigianato e Spazio Artisti, dalle 10 alle 17.

E’ un punto d’incontro nel quale portare le proprie creazioni,  disegni,  lavori  o gli oggetti che non servono più,  ma possono ancora essere utili ad altri, allungando la vita utile delle merci e facendole circolare.

Tutti i privati possono partecipare,  se avete  gli armadi pieni di cose che non usate più,   portatele al Mercatino e portate anche le vostre creazioni artistiche (anche l’abito della nonna reinventato è arte). Va bene tutto,  abbigliamento, libri, oggetti, giocattoli, non sono però ammessi commercianti professionisti o  merci in stock

 

CHI BARATTA NON PAGA NULLA,  basta portare quello che volete scambiare ai banchi dell’associazione e scegliere qualcosa di valore equivalente tra quello che hanno portato gli altri.

SE INVECE VOLETE ALLESTIRE UN VOSTRO BANCO DOVETE PRENOTARVI INVIANDO UNA MAIL A dimanoinmano.morlupo@gmail.com.

La prenotazione è obbligatoria. Noi vi mettiamo a disposizione solo lo spazio,  l’allestimento sarà frutto della vostra fantasia, vanno bene tavoli da giardino, stand per gli abiti, ceste, tutto quello che preferite,  ogni modulo a disposizione è di 2 metri per 1 metro, se siete più amici potrete accorpare più moduli, basterà comunicarlo nella domanda di partecipazione.

La mattina del Mercatino caricate il bagagliaio della vostra auto, raggiungete il parcheggio di Piazza Armando Diaz e cercate i responsabili dell’Associazione Di mano in mano che vi indirizzeranno al posto che vi è stato assegnato. Gli espositori devono arrivare tra le 9,00 e le 9,40 in modo che il proprio banco sia già allestito per le 10.  Il posto viene assegnato solo dagli organizzatori, chi arriva prima non può scaricare,  ma attendere l’assegnazione del posto. Chi arriva dopo le 10, anche se avrà prenotato, potrà partecipare solo se ci sarà ancora posto.
L’apertura al pubblico partirà dalle 10.00 e terminerà alle 17.00.

In caso di forte pioggia, il mercatino sarà sospeso, per cui se la domenica mattina non siete sicuri delle condizioni climatiche vi preghiamo di telefonarci.
Non buttare nulla: Riduci, Riusa, Regala, Ricicla, Ripara!
Per informazioni potete chiamarci ai numeri 373-8586342 o 373-8586013 o scrivere a dimanoinmano.morlupo@gmail.com

Veniteci a trovare nel gruppo Facebook Di mano in mano Morlupo

Attrezzi

3 Dicembre 2010

Un piccolo omaggio ai grandi Mario Monicelli (appena scomparso) e Alberto Sordi…. un vecchio “Portaordini”

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Vecchio Portaordini

 

In questi giorni, le cronache, i giornali e le trasmissioni televisive, “tra un WikiLeaks e un Festino” qualche volta si sono ricordati di parlare anche del grande Mario Monicelli, morto suicida il 29 novembre all’età di 95 anni…
Nato da una famiglia di origine mantovana, e cresciuto a Viareggio, vive nella Viareggio degli anni trenta.  Frequenta a Milano il liceo classico Giosuè Carducci e si laurea in storia e filosofia…e arriva al cinema….
Assieme a Alberto Mondadori, amico, cugino e collaboratore, dirige nel 1934 il cortometraggio Cuore rivelatore,  a cui fa seguito, sempre nello stesso anno, un mediometraggio muto, I ragazzi della via Paal, presentato e premiato alla Mostra  Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Dirige nel 1937 il suo primo lungometraggio, insieme ad alcuni amici, Pioggia d’estate.   

Critico cinematografico dal 1932, negli anni tra il 1939 ed il 1949 fu attivissimo come aiuto-regista e come sceneggiatore,  collaborando a circa una quarantina di titoli. L’esordio registico ufficiale avviene in coppia con Steno, con una serie di film che i due registi realizzano su misura per Totò. Dal 1953 inizia a lavorare da solo, continuando la feconda attività di sceneggiatore, che lo porta a contatto con molti altri famosi cineasti dell’epoca. Monicelli ha firmato alcuni capolavori del dopoguerra italiano, contribuendo ad uno dei periodi più floridi del cinema del nostro paese, entrando di diritto nella storia.   

Vecchio Portaordini

 

Nella sua lunga carriera ha collaborato con tutti i più importanti attori italiani: Alberto Sordi, Totò, Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Amedeo Nazzari, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, e moltissimi altri ( non me ne voglia nessuno se non nomino proprio il preferito….)   

I film famosi sono numerosissimi… Ma oggi, in tema con il mio blog, ne nomino uno che mi ha colpito particolarmente, quello che molti considerano il suo capolavoro, il film che lo rende (more…)

Attrezzi

12 Novembre 2010

Antico “raschio” o “rampin” da pozzo….i pozzi…la rabdomanzia

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Antico Raschio o Rampin da Pozzo

L’oggetto di oggi, è un antico attrezzo del 1700/1800 in ferro battuto chiamato anche  “raschio” o “rampin” da pozzo

Veniva così chiamato perchè serviva a recuperare i secchi dei pozzi d’acqua.
E’ costituito da vari uncini e veniva calato in un pozzo per recuperare i secchi caduti in acqua che si sganciavano dal gancio ( a sua volta legato ad una corda ) e che con l’aiuto di una carrucola venivano issati in superficie. 

A volte il recupero era semplice.. ma a volte complicato, e pertanto si usavano questi attrezzi di varie forme e con più o meno ganci per il recupero. 

Ai nostri tempi nessuno si preoccupa più da dove viene l’acqua… e i più giovani non sanno quanto fosse difficile una volta averla, andarla a prendere presso il fiume, il ruscello o il fosso.
Spesso non era a portata di mano (ricordate gli acquaioli ? vedi Post ), così si costruivano i pozzi. 
Oggi si confonde il pozzo con la struttura esterna in superficie. Ma non è corretto. 

Il termine pozzo indica, in generale, una struttura artificiale, solitamente di forma circolare e di dimensioni variabili da caso a caso, da cui, in genere, si estrae dal sottosuolo l’acqua delle falde, che possono essere freatiche oppure artesiane, a seconda che il flusso dell’acqua che le permea sia “a pelo libero” oppure “in pressione“. In dipendenza dell’uno o dell’altro caso  anche il pozzo si definisce freatico oppure artesiano.
Nel gergo comune con pozzo freatico si intende il classico pozzo di grande diametro rivestito in pietra o mattoni che spesso si ritrova nei cortili delle case di campagna o nei chiostri dei conventi. Vengono comunemente chiamati pozzi freatici anche i pozzi di grande diametro realizzati con anelli di calcestruzzo, che possono essere considerati la versione moderna del vecchio pozzo da campagna.
Con l’espressione pozzo artesiano si intende invece il pozzo profondo e di piccolo diametro scavato con una trivella, montata usualmente su un camion attrezzato o su un mezzo cingolato semovente. 

Questa classificazione utilizzata nel gergo comune non è corretta da un punto di vista idrogeologico.
 Tecnicamente infatti le espressioni pozzo artesiano e pozzo freatico prescindono dalle modalità costruttive dell’opera, dal diametro e dalla profondità della perforazione ma dipendono unicamente dalle caratteristiche dell’acquifero intercettato. 

Antico Raschio o Rampin da Pozzo

 

In particolare un pozzo è freatico o artesiano se l’acquifero in cui è perforato si trova in condizioni freatiche o artesiane. 

Se l’acqua che penetra nel terreno si arresta e si accumula su uno strato impermeabile, dà origine ad una falda acquifera. Se interessa il terreno prossimo alla  superficie, alimentata direttamente dalle acque delle piogge, dello scioglimento delle nevi e dei ghiacci o dalle infiltrazione dai corsi d’acqua sovrastanti, è detta falda freatica.
Se interessa zone situate sotto lo strato impermeabile, è detta falda profonda; se questa è contenuta  è contenuta fra due strati impermeabili, la sua superficie “batte” contro quello superiore; essa è detta falda artesiana ed è in pressione, come in una condotta forzata.
Le acque e i pozzi freatici o artesiani sono rispettivamente derivati dalle falde freatiche ed artesiane. 

Nei pozzi freatici l’acqua, unicamente sottoposta alla pressione atmosferica, giunge (more…)

Grammofoni

28 Ottobre 2010

Vecchio Juke Box Wurlitzer….e storia del Juke Box

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Vecchio Juke Box Wurlitzer

Il Juke Box, insieme al flipper e al grammofono, appartiene a quegli oggetti di culto che rappresentano la nostra infanzia e la gioventù nostra e dei nostri genitori, un ricordo incredibile dell’atmosfera degli anni Cinquanta: il rock & roll e il fast food. 

Tra in non più giovanissimi, chi ha seguito la serie televisiva Happy Days si ricorderà di Fonzie che con un colpetto faceva suonare al Juke Box le hit dell’epoca.
Il Juke Box riempiva l’atmosfera con i tormentoni dell’estate, le canzoni da spiaggia, le canzoni romantiche o i lenti, intrattenendo, ( o a volte infastidendo ), anche le persone non paganti. 

Se le Tv non mandassero in onda, ogni tanto, vecchi film o vecchi telefilm sugli anni cinquanta, forse i ragazzi d’oggi, ( quelli dell’era Ipod, Ipad, Iphone e lettori Mp3 vari ) ignorerebbero addirittura l’esistenza di “strani” apparecchi a gettone per ascoltare musica nei bar e nei ritrovi. 

Fino agli anni Ottanta considerato un oggetto sorpassato, si è via via imposto come oggetto da collezione, trasformandosi da caro, simpatico, casinista amico di tanti ragazzi di ieri a quella di un tranquillo, costoso e ricercato mobile da salotto. 

Ma bisogna sapere che la storia dei jukebox comincia molto prima che i nostri genitori potessero vedere in tv Fonzie entrare nel bar di Arnold e far partire la musica con un bel colpo di pugno : questo infatti ha già più di 100 anni !!! 

Era il 23 novembre del 1889, un oscuro telegrafista americano, Louis Glass, perfeziona un fonografo della Edison ( Vedi Post su Grammofono e Fonografo e la storia del Fonografo di Edison ), e lo installa al Palais Royal Saloon di San Francisco. L’apparecchio funziona con una monetina, e permette a quattro ascoltatori di godersi simultaneamente un (unico) brano musicale (l’apparecchio non consentiva altra scelta) attraverso ricevitori a cono, collegati con un tubo allo stesso fonografo. Il fonografo funzionava a sua volta con un unico rullo su cui era impresso il motivo musicale. Fu un successo immediato: solo nel primo giorno quel prototipo incassò 15 dollari, una discreta somma per quei tempi. 

Possiamo considerarlo l’antenato del Juke Box

Nel 1906 la società americana John Gabel lanciò l’Automatic Entertainer, un altro apparecchio fonografico a moneta, che permetteva anche la scelta di brani diversi, grazie al fatto di utilizzare, al posto dei “cilindri” musicali di Edison, i primi dischi di moderna concezione (in metallo, ricoperti di cera) inventati fin dal 1877 da un commesso di stoffe tedesco, un certo Emile Berliner poi emigrato in America. Il vantaggio dei dischi era la praticità e la relativa facilità di riproduzione. 

Vecchio Juke Box Wurlitzer

La Wurlitzer, la Seeburg, la Rock-Ola e forse in misura leggermente minore la Ami, furono le grandi case americane che si diedero battaglia dal 1930 al 1960, anno in cui si affermò definitivamente il fenomeno degli shouter (urlatori, in Italia), per conquistare il mercato statunitense dell’apparecchiatura per fare musica. Una battaglia senza esclusione di colpi, vinta o talvolta persa dalla decisione del costruttore di permettere la selezione di un disco in più, o dal gusto di un designer che sistemava al posto giusto una cromatura. 

La tradizione musicale della famiglia Wurlitzer risale al XVII secolo. I predecessori di Rudolph Wurlitzer si erano già fatti un nome in Sassonia (more…)

Bachelite,Non So !

19 Ottobre 2010

Estintore o Contenitore in bachelite ? I miei “non so” ….

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Vecchio Estintore in Bachelite

Girando per i vari mercatini, ho acquistato o scambiato un po’ di tutto….

Cose di valore e non….

Oggetti che mi piacevano, mi interessavano o mi incuriosivano….

Come già detto di molti so tutto ( o quasi !!! )….

Ma di altri so molto poco o proprio non so nulla….

Come in questo caso…. Chi me l’ha venduto ha detto che si tratta di un vecchio estintore ( e sull’etichetta sembrerebbe leggersi proprio così )…..
Ma la cosa mi lascia un po perplesso….
E’ fatto tutto in bachelite ( ed è il motivo per cui l’ho acquistato )…Ma come estintore sarebbe incompleto ….

Vecchio Estintore in Bachelite

Forse qualcuno di voi magari ha già visto qualche oggetto del genere e magari mi può aiutare….

Per questo motivo ho deciso di creare una categoria “Non So !” dove archivierò tutti quegli oggetti di cui so praticamente nulla…e spero nella vostra collaborazione…

Della bachelite abbiamo già parlato ( Vedi Post Precedente ) …ma riassumo brevemente :

 Nel 1907 si scopre la resina fenolica, derivante da fenolo, ottenuto da catrame di carbon fossile, e formaldeide:  la prima plastica completamente sintetica, il primo polimero termoindurente che supera le (more…)

Varie

14 Ottobre 2010

Vecchia Fresa MG per duplicare chiavi….a manovella !!!

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Vecchio Duplicatore di Chiavi MG

Nell’era ormai delle aperture elettroniche ( con telecomando, dispositivi RFID, ma anche con voce, impronte digitali, riconoscimento dell’iride e chissa cos’altro….) oggi ho recuperato una vecchia fresa per duplicare le chiavi….. 

Il funzionamento è molto semplice, ed è simile alle moderne duplicatrici elettriche…. 

Si fissa la chiave originale, si fissa la chiave vergine che diverrà la copia fornita dai vari produttori entrambe negli appositi alloggi. A questo punto si inizia con la manovella far girare la fresa che creerà la nuova chiave fresando quella vergine mentre con l’altra mano attraverso l’impugnatura e una guida si segue la forma dell’originale….. 

Il tutto senza corrente o batterie !!!! 

Ma parliamo un po’ delle chiavi…..visto che anche di quest’ultime ho una piccola collezione…. 

Per ora ( torneremo ancora sull’argomento con la storia e altre informazioni ), ci limiteremo a dire che la chiave  ( intendiamo la standard ) è un oggetto utilizzato per aprire o chiudere una serratura. Di solito consiste in una sottile barretta di metallo, provvista di gole intagliate che formano dei denti e/o scanalature  o piccoli incavi che corrispondono alla forma della serratura e dei suoi meccanismi interni,  permettendo così l’apertura, di norma per mezzo di una rotazione.  

Quando viene tenuta dritta e inserita in una serratura, una serie di cilindretti si solleva allineandosi con i denti e le gole presenti sulla chiave. Se la chiave inserita è quella corretta, la lunghezza dei cilindretti corrisponde a quella stabilita  al fine di permettere la rotazione del cilindro che a sua volta aziona il meccanismo che permette  l’apertura della porta. 

La porzione della chiave che è intagliata e viene inserita nella serratura viene detta lama.
L’impugnatura, generalmente più ampia per facilitarne la presa e sagomata o colorata per permettere il riconoscimento di una chiave nel mazzo, è fornita di un foro, tondo o rettangolare, detto passachiave, che serve ad inserirla nel portachiavi.
 

Vecchio Duplicatore di Chiavi MG

  

La chiave dentellata fu inventata nel 1851 da Linus Yale. 

MG SERRATURE è una fabbrica specializzata nella produzione di serrature e cilindri, compresa una vasta gamma di accessori per porte. Azienda di Lazzate (MI) oggi certificata, presente sul mercato nazionale e internazionale da circa cinquant’anni, e sempre pronta a rispondere ad ogni esigenza di mercato fornendo un valido appoggio per gli specialisti del settore.
Da non confondersi, anche se il logo appare praticamente uguale, con la MG, nome di una casa automobilistica inglese attiva dal 1922. Attualmente è un marchio di proprietà della cinese Saic Motor. La MG, acronimo di Morris Garages, venne fondata (more…)

Bilance

12 Ottobre 2010

Un’altra bilancia….l’Italiana Macchi ( o Francesco Macchi )….e la giustizia

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Antica Bilancia Italiana Macchi

 

Un’altra volta ci ritroviamo a parlare di bilance……e non sarà l’ultima !!!    

Riguardo la storia della bilancia ne abbiamo già parlato in occasione di una bilancia pesalettere.
Abbiamo già visto diverse tipologia di bilance…..e abbiamo già parlato di una famosa ditta che le produce : la Berkel.    

Oggi vediamo un’altra azienda famosa….e questa volta italianissima !!    

In provincia di Varese, tra Oggiona, Cavaria e Gallarate, troviamo un polo di eccellenza nella produzione di bilance che dalla fine dell’800  è sinonimo di alta qualità e precisione.    

Come abbiamo giò visto, la pesatura corretta è un’esigenza che risale agli albori della civiltà, contemporaneamente all’avvio degli scambi commerciali.
Quello della pesatura delle merci rappresenta un bisogno che l’uomo ha cercato di soddisfare sin dai primordi della sua avventura terrestre.    

E subito, con l’introduzione delle bilance – quelle primitive consistevano in un’asta sostenuta a metà da una lama e munita di due cestelli alle estremità – si è pensato anche alla fissazione dei pesi, il cui valore era talvolta considerato sacro e inviolabile.
Ben presto la bilancia venne assunta quale simbolo della Giustizia, nell’illusione di poter pesare il diritto e il torto.  Un simbolo che sopravvive tuttora, all’epoca delle bilance elettroniche. Ma questo lo vedremo anche successivamente….  

Antica Bilancia Italiana Macchi

 

Nella vicenda di uno strumento essenziale – lo si può tranquillamente affermare – nella vita di tutte le generazioni, un ruolo di assoluto rilievo,  almeno a partire dalla fine del XIX secolo, occupa quella porzione della provincia di Varese compresa tra Oggiona con Santo Stefano,  Cavaria con Premezzo e Gallarate che può considerasi la vera e propria culla della (more…)

Bachelite

11 Ottobre 2010

Vecchio Calamaio in Bachelite….il calamaio, l’inchiostro, la stilo…. e la Biro ( Bic ! )

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Vecchio Calamaio in Bachelite

Tra i moltissimi oggetti della mia collezione di bachelite, oggi ho recuperato questo …… un calamaio…. 

L’ho acquistato per il solito discorso che è fabbricato in bachelite ( Vedi Post ) ……ma anche per sapore e il profumo di antico che un calamaio ha…. 

Molti sanno bene che cos’è un calamaio…..ma forse i giovani abituati a usare Pc, Mac e telefonini necessitano di qualche informazione in più…… 

Il calamaio, derivato dal greco antico calamos, è un piccolo recipiente, spesso di vetro, porcellana, argento, ottone o peltro.
Posto vicino alla persona che deve scrivere, contiene l’inchiostro utilizzato per la scrittura per mezzo del calamo o penna rappresentata da un’asticella appuntita o da una estremità di una penna di un grande uccello o da un pennino infisso su di un’asticella.
Il calamaio serve anche per contenere l’inchiostro per riempire le penne stilografiche.
L’inchiostro contenuto nel calamaio è un liquido colorato (spesso nero) con vari pigmenti quali: nerofumo, bacche vegetali, minerali vari, con il quale si tracciano i segni ideografici o sillabici su superfici sottili, di colore chiaro o bianco, quali i papiri, la carta o la pergamena.
Un calamaio spesso ha un coperchio per evitare l’evaporazione, la fuoriuscita accidentale o l’eccessiva esposizione all’aria dell’inchiostro.
Il nome del calamaio deriva dal greco antico calamos, come già detto, che era il nome che si dava all’asticella appuntita e alla parte terminale della penna (d’uccello) usati per scrivere e che, come tali, venivano intinti nel calamaio. 

Vecchio Calamaio in Bachelite

Dallo stesso termine deriva la parola calamita data ai magneti naturali utilizzati per la realizzazione delle prime bussole; ciò era dovuto al fatto che l’ago di dette bussole era appoggiato su di una leggera asticella (appunto un calamo) per farlo galleggiare nell’acqua e così ruotare indicando il nord magnetico.
Alcuni esperti inoltre sostengono che il termine derivi dal termine copto “kalamrk”, ovvero calamaro, animale acquatico ripieno dell’inchiostro tipico dei calamai. 

La “penna”……
Nel corso dei secoli, gli Amanuensi ( nell’antichità non era ancora stata inventata la stampa; i libri potevano essere riprodotti solo copiandoli a mano: nasce così la figura degli amanuensi, umili ed anonimi (more…)

Articolo

1 Ottobre 2010

Perdita Dati – Tutti gli articoli di nuovo on-line

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Ciao Amici…..

è con piacere che posso finalmente annunciare che tutti gli articoli persi a seguito del guasto TopHost ( che ha colpito centinaia di utenti e diversi miei amici !!!! ) sono nuovamente on-line.

E’ stato un lavoraccio !!!!…….

Qualche ultima verifica e posso finalmente tornare a fare qualche articolo nuovo…

CIAO

PS….ora i backup sono fatti regolamente e nel modo corretto…