26 Gennaio 2010
Tags: brevetto, cappelli, lettere, stampigliatrice
Brevetto Bonomo n.350995 – Stampigliatrice con lettere in oro per cappelli e tessuti ( Ditta Scaini Pordenone ). Vedi anche Cosa sono i Brevetti.

Stampigliatrice per Cappelli
Andando per mercatini, in questo caso al più noto del Veneto, il mercatino di Piazzola sul Brenta, ho visto una strana macchina che mi ha incuriosito, e una delle domande che mi sono fatto al tempo e che mi riservavo
di approfondire, in questo caso con voi, era questa: negli anni 30-40-50 ecc. i diplomati geometri, o periti, esistevano ?? Forse erano tanto pochi !!!
Perchè ?? Adesso ve lo spiego:

Stampigliatrice per Cappelli
Questa curiosa macchina, non è altro che una stampigliatrice a caldo. Funzionava a corrente 230 volt e 25 watt.
Tramite una manopola si poteva commutare la punzonatura a caldo con nastro oro, di una lettera alla volta dell’alfabeto sino a scrivere il proprio nome
(more…)
Tags: brevetto, invenzione, modello di utilità, patent

Esempio di Oggetto "Brevettato"
Molti degli “oggetti strani” che ho acquistato presso i vari mercatini dell’usato o antiquariato o che qualche amico mi ha procurato, sono brevetti”, oggetti cioè che erano protetti da un speciale regolamento a livello nazionale o internazionale.
Nozioni generali: con il brevetto si ottiene il diritto di produrre e commercializzare in esclusiva un oggetto o un sistema sul territorio dello stato in cui viene richiesto. In Italia esistono due tipi di brevetto, a cui si affianca la registrazione del modello o disegno, che riguarda esclusivamente la forma o il “design” di un prodotto.
L’invenzione è la forma di protezione più forte che viene concessa a quei trovati che hanno un alto grado di innovazione, ma che, soprattutto, rappresentano una soluzione nuova ed originale ad un problema tecnico. Ha una durata di 20 anni a decorrere dalla data del deposito della domanda di brevetto e, come tutti i brevetti, non può essere rinnovato alla scadenza. Possono costituire oggetto di brevetto i prodotti, i procedimenti produttivi, le varietà vegetali, mentre non sono brevettabili (art. 45 C.P.I.) “le scoperte, le teorie scientifiche, i metodi matematici, i piani, i principi ed i metodi per attività intellettuale, per gioco o per attività commerciali, i programmi di elaboratori, le presentazioni di informazioni” in quanto tali. Al di là della statica definizione legislativa riuscire a comprendere che cosa possa essere brevettabile (more…)
25 Gennaio 2010
Tags: grammofono, Gramofone Company ltd, Hayes Middlesex, His Master's Voice, Inno dei lavoratori, Inno di Mameli, manovella

Grammofono a Manovella His Master Voice - Hayes Middlesex
Grammofono a Manovella His Master Voice – Hayes Middlesex
Settembre 1920 E R Johnson, Presidente di The Victor Talking Machine Company, unisce il Consiglio di amministrazione di The Gramophone Company Ltd. e a Londra concepisce l’idea di un gramophone automatico…ma per la storia vedi i precedenti articoli : Storia del Grammofono e Fonografo o Il Fonografo di Edison.
Questo è un grammofono che ho trovato durante una delle centinaia di visite in un mercatino dell’usato e dovrebbe essere di quest’epoca. Circa anno 1930.
Le curiosità che voglio trasmettere ai giovani sono le seguenti: la carica della molla avviene a manovella.
L’intero impianto è privo di qualsiasi circuito elettronico od elettrico.
Per alzare o abbassare il volume, basta chiudere o semichiudere le porticine del mobile dove al suo interno c’è la tromba del grammofono.
Ottimo timbro di voce.

Grammofono a Manovella His Master Voice - Hayes
I dischi che sono sulle foto sono “l’Inno di Mameli” che voglio dedicare a tutti i padri d’ITALIA e “l’inno dei lavoratori” che dedico a tutti i (more…)
24 Gennaio 2010
Tags: centralino, manuale, operatore, telefonico

- Centralino Telefonico Marca Sconosciuta
Periodo anni 1930/40
Centralino francese di marca sconosciuta in legno.
Si presume per albergo.
Connessione per 40 utenti.

Centralino Telefonico Marca Sconosciuta
Le connessioni venivano effettuate manualmente staccando e attaccando i fili nelle boccole predisposte allo scopo.

- Centralino Telefonico Marca Sconosciuta
23 Gennaio 2010
Tags: accendigas, Artas, Bpt, cristalli, Lisio Plozner, piezoelettrico

Accendigas elettrico ARTAS
Anni 1930-40 – oggetto abbastanza raro – Costruito in Germania dalla ditta ARTAS.
Funziona con pila da volt 1,5 ma non va confuso con il principio “piezoelettrico” di funzionamento molto più complesso e scoperto invece più tardi.
La piezoelettricità , è la proprietà di alcuni cristalli di generare una differenza di potenziale quando sono soggetti ad una deformazione meccanica. Tale effetto è reversibile e si verifica su scale dell’ordine dei nanometri.
Il funzionamento di un cristallo piezoelettrico è abbastanza semplice: quando viene applicata una pressione esterna, si posizionano, sulle facce opposte, cariche elettriche di segno opposto. Il cristallo, così, si comporta come un condensatore al quale è stata applicata una differenza di potenziale. Se le due facce vengono collegate tramite un circuito esterno, viene quindi generata una corrente elettrica detta corrente piezoelettrica. Al contrario, quando si applica una differenza di potenziale al cristallo, esso si espande o si contrae.

Accendigas Elettrico ARTAS
La caratteristica di produrre una differenza di potenziale in seguito alla compressione ha diverse applicazioni industriali.
La più comune riguarda i normali accendigas da cucina, dove un cristallo sottoposto manualmente a pressione tramite un tasto fa scoccare una scintilla senza bisogno di pile di alimentazione. L’invenzione dell’accendigas piezoelettrico (more…)
22 Gennaio 2010
Tags: antica, caffe, caffettiera, CONDOR, espresso, macchina

Caffettiera o Macchina per Caffe CONDOR
Macchina per caffè espresso o Caffettiera “CONDOR” per una o due tazze. Anno 1926
Meravigliosa caffettiera o macchina del caffè , viene chiamata in entrambi i modi, senz’altro oggetto da collezionisti, veniva usata nei grandi e lussuosi bar od hotel del tempo.
La Condor è ancora una azienda presente nel mercato delle macchine del caffè, specializzata ora nella produzione di componenti ed accessori per costruttori di macchine per caffè.
La macchina è stata prodotta dalla ditta Ved.va OBERTINO & FIGLIE Via Balbo n. 4 TORINO. Porta il N. 330 penso di serie abbastanza limitata.
Probabilmente esiste un collegamento societario o produttivo tra la OBERTINO & Figlie e la CONDOR.
La caffettiera è predisposta per poter fare uno o due caffè, inoltre ha lo scaldabevande a pressione, elettrica, controllato da un manometro per la regolazione.
Il caffè espresso, ad oggi noto in tutto il mondo, è nato a Milano nei primi del ’900, in seguito all’invenzione della macchina per produrlo brevettata dall’ing. Luigi Bezzera nel 1901. Il brevetto venne successivamente acquistato da Desiderio Pavoni che nel 1905 fondò la ditta La Pavoni e iniziò la produzione in serie (una al giorno), in una piccola officina di via Parini a Milano.
Interessante il numero di esenzione o esonero, del 6 marzo 1926 , N.12530 . Sarei curioso di sapere da che cosa erano esonerati … probabilmente da qualche tassa inserita ( come oggi ) probabilmente durante il periodo di autarchia.

Caffettiera o Macchina per Caffe CONDOR
Autarchia : Condizione di un paese autosufficiente,che non intrattenga rapporti commerciali con altri paesi. In altre parole,il termine indica (more…)
21 Gennaio 2010
Tags: acido, acqua distillata, carbone, Grenet, pila, Poggendorff, solforico

Pila di Grenet
Pila a bicromato di potassio, ideata dal tedesco Johann Christian Poggendorff (1796-1877) nel 1842, porta il nome di Grenet che nel 1856 le diede la disposizione che poi ha conservato.
Con questa invenzione si sostituisce l’acido nitrico (presente nel la antecedente pila di Grove-Bunsen) con l’acido cromico, evitando in tal modo l’inconveniente dello sviluppo di vapori nitrosi.
È costituita da un recipiente di vetro che ha la forma di una bottiglia sferica a collo largo e alto ed è riempita, per circa metà della sua capienza, con un liquido che, secondo le prescrizioni di Poggendorff, si ottiene sciogliendo, in 100 parti in peso d’acqua distillata, 17 parti di bicromato di potassio in polvere e poi 22 di acido solforico.
Secondo Grenet invece le percentuali in peso devono essere rispettivamente: 100, 10 e 30; ma molte altre composizioni sono state suggerite e usate.
L’acido solforico è il liquido attivo, la cui reazione con lo zinco fornisce l’energia necessaria al funzionamento della pila, il bicromato di potassio è l’ossidante che agisce come depolarizzante.
Si tratta di un dispositivo ad un solo conduttore di seconda classe, cioè di una pila in cui la soluzione elettrolitica è una sola, come accade nella pila di Volta (Vecchie pile a colonna) e nelle pile che ne sono un’evoluzione migliorativa (pila a trogoli, di Wollaston e Münch).
È una pila irreversibile per correnti piuttosto forti e di breve durata.

Pila di Grenet
Nella bottiglia, contenente una soluzione acquosa di bicromato di potassio con acido solforico e bicromato (more…)
20 Gennaio 2010
Tags: Boyle, brevetto, cuocere, Denis Papin, Duromatic, energie alternative, Markus Antonietti, pent press, pentola a pressione, pentola del carbone, pressure cooking, Silit

Pentola a Pressione - Pressure Cooking
Pressure Cooking o Pent Press o Pentola a Pressione……… e curiosità su energie alternative.
A suo tempo ho acquistato questa pentola a pressione. Un po per la compattezza della stessa, un po perchè il design mi ricordava una parte di un disco volante che io e molte altre persone a suo tempo abbiamo visto ( certo, ci sono un sacco di spiegazioni scientifiche che possono giustificare quella strana cosa che ho visto, e qualcuno può pensare che sia un po’ svitato, ma agli interessati posso fornire qualche dettaglio in più… erano gli anni 1963-65 – Vedi articoli di giornale dell’epoca ). Ma quella è un’altra storia….
All’interno di questa pentola, ho trovato il libretto di istruzioni e delle ricette di marmellata di arance (oranges) e un librettino del tempo d’istruzioni : come conservare confetture di frutta in bottiglie di vetro. Spero vi faccia
cosa gradita fornirvi la documentazione.

Pentola a Pressione - Pressure Cooking
Il brevetto risale all’anno 1932 come potete vedere dalla documentazione, ma la pentola presumo sia di un modello del 1950.La pentola a pressione è un utensile da cucina che permette una cottura accelerata grazie alle alte temperature e pressione che possono generarsi al suo interno.L’introduzione di questo sistema è da attribuire a prototipi dell’inventore francese Denis Papin. La pentola a pressione, se ben utilizzata, consente di cuocere in meno tempo, mantenendo le proprietà organolettiche e vitaminiche dei cibi.
La bontà di una pietanza non dipende soltanto dalla qualità degli ingredienti e dei condimenti, ma anche dal tipo di cottura. Così con la pentola a pressione è possibile preparare dalle patate ai cereali, passando per le verdure, mantenendone intatto il sapore, profumo e consistenza, senza l’aggiunta di grassi vegetali e animali, come brodi, olio e riducendo le dosi di sale. Nel 1679, In Inghilterra, il francese Denis Papin, sotto la protezione dello scienziato R. Boyle, ideò la prima pentola a pressione, la cui peculiare caratteristica fu (more…)
19 Gennaio 2010
Tags: antico, appuntalapis, Bleistifischarf, copiativa, elezioni, Gull & Harberck, lametta, manovella, matita, referendum, temperamatite

Antico Temperamatite a Manovella
Temperamatite in ferro in uso negli anni 30/60 negli uffici pubblici e scuole di fabbricazione tedesca : Bleistifischarf maschine Gull & Harberck Hamburg “Jupiter 1″.
Il temperamatite o “appuntalapis” detto anche temperino.
Negli anni addietro negli uffici pubblici, quali i tribunali, registro, catasto, scuole ecc. si usavano per vari usi le matite ( “lapis” ) e particolarmente le matite copiative blu o rosse.
I vecchi alunni come me, che hanno passato la cinquantina, ricorderanno quei brutti segni rossi o blu fatti dalla maestra/o con le matite copiative, nella correzione dei nostri compiti fatti a casa o a scuola. Ebbene nell’atrio dell’ufficio e della scuola c’era una scrivania e l’uscere o il bidello aveva a disposizione una macchinetta simile a quella fotografata (temperamatite) un po’ voluminosa, ma molto pratica per fare le punte alle suddette matite.

I Segni della Maestra
Anche qualche studio tecnico di disegnatori o geometri si era procurato questo temperamatite per impiegare meno tempo a fare la punta alle matite. Si usava anche quello a lametta, piccolino economico , e tradizionale ma si impiegava troppo tempo e si doveva
prestare maggiore attenzione a non rompere la punta.
Una matita copiativa è una speciale matita il cui segno è indelebile o quantomeno difficilmente cancellabile.
La matita normale ha la mina di sola grafite, mentre quella copiativa contiene anche coloranti derivati dall’anilina e dei pigmenti solubili in acqua. La matita copiativa può essere cancellata (more…)
18 Gennaio 2010
Tags: animale, bachelite, bilancia, goligan, metro, Stamm, zootecnica

Metro "Pesa Suini"
Curioso metro in bachelite ( Vedi Post ) con misura per l’industria zootecnica.
Riavvolgibile a molla prodotto dall’industria svizzera anni 1950-60.
Marca STAMM GOLIGAN
Da un lato riporta il tradizionale metro decimale ( lunghezza 2,50 mt ) dall’altro lato riporta le misure in cm della circonferenza del bestiame morto ( in questo caso suini ) a cui dovrebbe corrisponde un certo peso in kg ( naturalmente approssimativo ).
In questo modo si poteva pesare l’animale velocemente senza disporre di pese.
(more…)
Tags: bachelite, brevetto, doccia, pericolo, Sait, Simplex

Brevetto Doccia Simplex Sait
Doccia Termoelettrica Automatica
Modello Brevettato SIMPLEX SAIT MILANO
N 58045 V. 220 WATT 3000
Presumo che il brevetto sia stato depositato anni 1950/60 non ho storia della medesima, benvenuto chi ha informazioni al riguardo.
Perchè l’ho acquistata?
Ho fatto queste considerazioni: la prima è che la doccia ha il coperchio della resistenza, il pomello della la maniglia di commutazione, ed il frutto portacollegamenti elettrici e commutazione acqua calda e fredda tutti in bachelite (vedi Post ).
La seconda è perchè nella mia esperienza da perito elettrotecnico ho notato una elevata pericolosità della stessa nell’uso. Pertanto ha suscitato la mia curiosità come oggetto da collezionare, e da considerare che non sempre gli avi prevedevano i pericoli. ”Solo l’esperienza ela conoscenza del passato, fa progredire l’uomo nel futuro”.

Brevetto Doccia Simplex Sait
Primo pericolo : i fili di collegamento troppo sottili per la resistenza (more…)
17 Gennaio 2010
Tags: centralino, Ericsson, F.a.t.m.e., Fatme, fonia, telefonico

Antico Centralino Fatme Ericsson
Centralino in legno anni 1940/1950
Centralino Fatme Ericsson F. A. T. M. E. : Fabbrica Apparecchi Telefonici e Materiale Elettrico
Brevetti Ericsson –
Azienda romana che ha svolto un ruolo fondamentale in Italia nel campo della fonia.
Linee esterne : 3 + 3
Interne : 20

Centralino Fatme Ericsson
Notare la cornetta con interruttore di contatto rapido per connettere e (more…)
15 Gennaio 2010
Tags: Edison, fonografo, grafofono, grammofono, Thomas
Vedi anche articolo con Storia del Fonografo e Grammofono
Circa trent’anni dopo l’invenzione del telegrafo, Edison era riuscito nel 1877 a realizzare un ripetitore telegrafico in grado di incidere i punti e le linee del codice morse, su un disco, disegnando una traccia a spirale con una piccola punta, in modo che uno stesso messaggio potesse essere ripetuto più volte senza l’intervento dell’operatore.

Fonografo di Edison
Il 17 luglio dello stesso anno egli si accorse che se il disco ruotava ad una velocità sufficientemente alta, la puntina emetteva vibrazioni che ricordavano il timbro della voce umana.
Fu l’idea che fece accendere nell’inventore il desiderio di applicare un principio simile per poter registrare la voce umana.

Il Fonografo di Edison
Edison annunciò l’invenzione del fonografo il 21 novembre. Il primo schizzo del Fonografo apparso sui diari di Edison risale al 12 agosto 1877 e il 6 dicembre dello stesso anno ne diede una dimostrazione pratica ai propri collaboratori.
Essi si trovavano di fronte ad un oggetto costituito da un rullo di ottone (cilindro fonografico) di circa 10 cm di diametro e di lunghezza, sostenuto da un asse filettato. Sul cilindro era tracciato un solco a spirale di 2,5 mm di larghezza e la superficie del cilindro era ricoperta da un foglio di stagnola. Durante la registrazione, il cilindro ruotava e la stagnola veniva sfiorata dalla puntina collegata alla membrana vibrante. La puntina, seguendo le oscillazioni della membrana, incideva una traccia (more…)
14 Gennaio 2010
Tags: Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno, contamonete, contasoldi, Hans Brose, lira, monete, musina, salvadanaio, vecchia

- Macchina Contasoldi
Geldzahlmaschinen Fabrik Hans Brose – Berlino N. 2007
Che bella macchina ho trovato nei mercatini : una macchina Contamonete di fabbricazione tedesca.
Nei miei ricordi mi porta quando avevo 12 o 13 anni e cominciavo ad accumulare qualche mancietta e mia madre mi ha procurato dalla banca ( la Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno – ora Unicredito ) un salvadanaio o “musina”. La stessa però doveva essere restituita quando chiudevo il libretto. Cosa che non ho mai fatto….e la banca si è trattenuta la cauzione.

Macchina Contasoldi
Io infilavo tutte le manciette, poi quando era abbastanza pesante, andavo con la mamma in banca, e c’era un signore ( il cassiere ) che aveva la chiave della mia cassettina ( io non l’avevo ).
L’ apriva e metteva tutte queste monetine su una macchina e girava una monevella. Io era ancora piccolo, e più di tanto non capivo, ma vedevo le monetine che rumoreggiavano in questa strana macchina e uscivano (more…)
13 Gennaio 2010
Tags: cavi, elettrici, spellafili, vecchio

Vecchio Spellafili Elettrici
Predecessore dei vari spellafili elettrici attuali, tipo pinze o ad aria , questo articolo in ferro con base in legno della fine 800 si fa notare per la robustezza.
Veniva usato (come le versioni attuali ) per togliere la guaina protettiva dei cavi elettrici e permetterne il collegamento.
Si possono notare i diversi alloggiamenti per le (more…)
« Newer Posts Older Posts »