13 Gennaio 2010
Tags: Diffusor, grammofono, Pathe

Grammofono Pathe Diffusor
Vedi Anche : “Storia del Grammofono e Fonografo”
Come già detto, agli inizi del 1900 lcune aziende iniziarono a costruire i primi mobili che contenevano il meccanismo perpetuo che precaricato con manovella manuale permetteva di far girare costantemente il disco, dando estro alla fantasia per la realizzazione di modelli variegati che dovevano entrare nelle case nobiliari. Il modello a ” Cassetta ” ( tipo portatile ), quello a tromba e il mobile grammofono hanno portato nelle case le più grandi opere della prima metà del ‘900.
Anni 1920-30
Grammofono con cassetta in legno, tromba in cartoncino a forma parabolica al centro della quale c’è la puntina in acciaio, che «legge» il classico disco.
Questo era in grado di riprodurre dischi Pathé da 29 e 35 cm. di diametro. Su questi tipi di grammofoni si ascoltavano i dischi ad incisione verticale. La Anglo Italian Commerce Compagny trasferì i tre cilindri di Caruso su questi dischi.
Vedi dettagli di regolazione e freno della carica a molla nella presentazione (more…)
12 Gennaio 2010
Tags: Edison, fonoautografo, fonografo, giradischi, grammofono, Johnson, juke-box, liner, Pathe

Victor Company...il bull-terrier e l'intuizione di Johnson
Marzo 1857, Leon Scott de Martinville brevetta il fonoautografo.
Era in grado di trascrivere graficamente le onde sonore su un mezzo visibile, ma non c’era modo di riprodurre il suono registrato. L’apparecchio era costituito da un corno che concentrava il suono su una membrana cui era fissata
una setola di maiale. Inizialmente il mezzo di scrittura era un vetro annerito col fumo, su cui la setola incideva il tracciato. Successivamente fu impiegato un foglio di carta annerito fissato su un cilindro, una soluzione simile a quella adottata successivamente da Edison. In un’altra soluzione era utilizzato un rotolo di carta. Nel 2008 i ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory sono riusciti a ri-convertire in suoni alcune di queste ”registrazioni”, usando dei computer in grado di convertire le onde sonore impresse nella carta in suoni veri e propri.
Thomas Alva Edison annuncia l’invenzione del fonografo il 21 novembre 1877 e ne diede una dimostrazione pratica il 29 novembre . Il brevetto venne depositato il 19 febbraio 1878 (US Pat. No. 200521)
Nel 1887 Berliner ottiene il brevetto per il Grammophone: tra le novità c’è la punta di irido per eliminare l’attrito, mentre la tromba, sostenuta da un braccio, è collegata al diaframma da un tubo flessibile. Ma soprattutto ci sono i dischi piatti che, assicura Berliner, si possono riprodurre a piacimento tramite un processo chimico di incisione. In realtà un vero sistema di duplicazione arriva soltanto nel 1893, quando Berliner adotta la gommalacca per
stampare i dischi da una matrice metallica.Berliner e il meccanico Eldridge Johnson continuano a migliorare macchina e sistema di duplicazione dei dischi.
Nel 1897 presentano l’ “Improved Grammophone” (grammofono migliorato) che utilizza dischi a una sola facciata (la registrazione sui due lati sarà realizzata dalla tedesca (more…)
Tags: bilancia, evaporazione, liquidi, O.c.r.a.s., solidi, Zambelli
Ecco un altro ferro vecchio interessante…
Brevetto Ingegnere Gino Sulliotti di Torino – Consigliere e Socio della Società degli Ingegneri e Degli Architetti in Torino Anno 1917 .

Bilancia Pesa Solidi nei Liquidi
Prodotta dalla Ditta A.C.Zambelli S.A. Torino, azienda nata nel 1879 , una delle prime industrie italiane ad occuparsi della costruzione di “Apparecchiature Scientifiche”, distribuendo i propri prodotti su tutto il territorio nazionale, diventando una delle imprese più importanti del settore.
Nel 1954 si costituiva, sguendo le orme della precedente, l’Officina Costruzione Riparazioni aparecchiature Scientifiche, dando vita all’attuale Ocras Zambelli.
Copia di detto modello trovasi al Museo dell’Istituto Tecnico Alessandro Rossi di Vicenza.
La pesatura avveniva dopo aver fatto evaporare il liquido tramite la resistenza all’interno (more…)
11 Gennaio 2010
Tags: Auso, centralino, Siemens, telefonico, vecchio

Centralino Telefonico Siemens Auso
Centralino Telefonico Siemens Auso
Il centralino telefonico nasce dall’esigenza di far comunicare tra loro persone e/o ambienti di una stessa struttura.
Le comunicazioni possono essere effettuate tra loro nella struttura stessa o con la rete pubblica.
Il cablaggio di una rete telefonica tradizionale, ossia la realizzazione pratica della rete, si effettua usando un doppino telefonico ( doppino in quanto i fili sono due ) che collega ogni singolo apparecchio al
centralino stesso e per questo motivo viene definito “a stella”.
Il centralino della foto della “Siemens Auso”, soddisfava le necessità di 30 utenti di una rete privata con possibilità degli stessi di collegarsi per comunicare con l’esterno tramite l’utilizzo di tre linee di rete pubblica che il centralino era predisposto a supportare.
In base alle cadenze dello squillo del telefono, l’ulizzatore individuava se la chiamata era interna o esterna alla struttra (squilli brevi – Interne , squilli lunghi – Esterne ) .
Sollevando la cornetta, in base alla cadenza differenziata dei toni che il centralino emette, l’utente era invitato a selezionare il numero per la comunizazione o interna o esterna.
Con altro tono la centrale emette il segnale di linea occupata.

Centralino Telefonico Siemens Auso
Tags: anodo, catodo, lampada, lastre, raggi x, tubo radiogeno

Tubo "Radiogeno" o "Raggi X"
Ecco un articolo “strano”….interessante.
Può sembrare una ampolla, un contenitore usato in qualche laboratorio chimico…per chissà quale trasformazione chimica.
In realtà si tratta di un “tubo radiogeno” o “tubo a raggi X” o Lampada per macchina a Raggi X .
Trattasi di una tipologia di valvola termoionica destinata alla produzione di raggi X.
La scoperta dei raggi X avvenne nel 1895 ad opera del fisico tedesco Wilhelm Conrad Roentgen.
I raggi scoperti da Roentgen presentavano le seguenti caratteristiche:
– erano in grado di attraversare i corpi opachi alla luce
– potevano determinare la comparsa di una debole luce blu-verde (“fluorescenza”) in alcuni minerali
– potevano impressionare le lastre fotografiche
Combinando la capacità di attraversare i corpi opachi alla luce e quella di impressionare le lastre fotografiche, Roentgen ebbe la geniale intuizione di provare a vedere che cosa succedeva, se tra la sorgente dei raggi X e una lastra fotografica, si interponeva un oggetto.
La valvola termoionica (o tubo a vuoto) è stato il primo componente elettronico attivo realizzato dall’uomo. Per attivo,si intende un componente che, grazie ad una fonte esterna di energia, è in grado di innalzare la potenza di un segnale posto al suo ingresso.
Il suo funzionamento di massima è semplice; la corrente passa fra due elettrodi: l’anodo ed il catodo, a seconda della tensione a cui sono posti e a seconda della tensione (more…)
9 Gennaio 2010
Tags: batteriostatico, cesellatura, chiodatura, duttile, lavorazione, martellatura, Rame, resistente, sbalzo, stagnatura

Vecchi Contenitori in Rame
Con ogni probabilità il rame è il metallo che l’umanità usa da più tempo: sono stati ritrovati oggetti in rame datati 8700 a.C.Il rame è un metallo rosato o rossastro, di conducibilità elettrica e termica elevatissime, superate solo da quelle dell’argento. E’ molto resistente alla corrosione e non è magnetico. È facilmente lavorabile, estremamente duttile e malleabile; può essere facilmente riciclato e i suoi rottami hanno un alto valore di recupero. Può essere combinato con altri metalli e formare numerose leghe metalliche ( più di 400) tra cui le più comuni il bronzo e l’ottone.
Inoltre il rame è batteriostatico, cioè combatte la proliferazione dei batteri sulla sua superficie.
Per tutti i motivi di cui sopra, il rame è sempre stato uno dei materiali più usati dai nostri avi.
Per la lavorazione distinguiamo le seguenti fasi :
La martellatura
L’ultima lavorazione da effettuarsi con il martello ha soprattutto, anche se non soltanto, fini estetici. Questa martellatura può essere effettuata a colpi molto vicini l’uno all’altro, in pratica senza alcuna soluzione di continuità; in tal modo la superficie non presenta alcun rilievo, e di conseguenza questo tipo di lavorazione è detta liscia. La battitura incrudisce, cioè indurisce, ulteriormente il metallo; essa è sempre fatta sul fondo del recipiente, talora è anche ripetuta sui fianchi. Questi tuttavia possono essere lavorati a colpi, cioè con martellature distribuite in modo regolare, distanziate tra loro, a costruire (more…)
8 Gennaio 2010
Tags: acqua, acquaioli, pozzo, Rame, recipiente, San Giorgio, veneziano, vera da pozzo

Recipiente Rame Veneziano San Giorgio
Metà ottocento.
Raffigurante San Giorgio
Questo contenitore in rame veniva tenuto all’interno delle corti e case veneziane, per la scorta di acqua potabile che veniva prelevata dai pozzi privati, onde non dovere uscire all’inverno o alla notte.
Un elemento fondamentale di Venezia, tanto quanto campi, campielli e corti veneziani, e che era parte integrante della vita che si svolgeva nella città, fino alla costruzione del primo acquedotto (fine ‘800), era il pozzo o la
“Vera da pozzo”.
E’ un termine tipicamente veneziano; con esso si definisce la costruzione lapidea sovrapposta alla canna del pozzo ed a protezione della sua apertura.
All’inizio fu un elemento semplicissimo con funzioni di sola sicurezza e, col passare del tempo, divenne un ricco e pittoresco ornamento di piazze e cortili.
Al giorno d’oggi se ne contano 600 circa ma, prima della costruzione dell’acquedotto nel 1858, ne esistevano 6782 in tutta la città
Il pozzo veneziano era un impianto abbastanza complesso e costoso, una vera e propria cisterna sotterranea di acqua potabile.
L’acqua era quella pluviale (o quelle dolci prelevate dai fiumi Brenta e Sile poi trasportate a Venezia (more…)
Tags: Detroit Automobile Company, Detroit la Ford Motor Company, ford, giocattolo, Henry Ford, Lizzie, Mustang, quadriciclo, Thunderbird, trattore
Giocattolo FORD
EPOCA 1920-1940
Sono sicuro che questo esemplare ha piu di 80 anni , mi hanno detto che l’ha prodotto la Ford per i bambini benestanti americani.
Qui forse qualcuno potrebbe saperne qualcosa di più.
Da approfondire….

Trattore Giocattolo FORD
Ma da dove viene ????
Henry Ford ha cambiato la vita di molte persone con le sue auto pratiche ed economicamente accessibili.
Le tecniche di produzione di massa e la catena di montaggio da lui inventate stabilirono gli standard della produzione industriale mondiale nella prima metà del XX secolo. La storia inizia a Springwells Township, Wayne County, Michigan, il 30 luglio 1863, quando Henry nacque primogenito di William e Mary Ford, che ebbero sei figli. Cresciuto in una prospera fattoria a conduzione familiare, venne educato in una piccola scuola, strutturata con una sola aula, dove mostrò un precoce interesse per la meccanica.
Questo interesse affinò il suo genio tanto da guadagnarsi poi il titolo di “uno dei più grandi industriali al mondo”.
Henry Ford iniziò ad appassionarsi ai motori da giovanissimo. All’età di 12 anni, infatti, trascorreva la maggior parte del suo tempo libero in un piccolo laboratorio da lui stesso allestito. Fu qui che costruì il suo primo motore a vapore: era il 1878 e aveva solo 15 anni.
L’anno successivo lasciò la sua casa, diretto alla vicina città di Detroit, per lavorare come apprendista macchinista. Il suo apprendistato durò tre anni, quindi Henry tornò a casa a Dearborn. Nel corso degli anni successivi, si occupò della riparazione di motori (more…)
Tags: colori, macinare, minerali, pietre, pittura, tempera, terre

Macchina per Macinare Terre
Per Restauri e/o Pittura Murale.
Una volta, i colori si ottenevano da pigmenti in polvere a sua volta prodotti macinando pietre (minerali e terre colorate), metalli (oro, argento, ossido di piombo), residui organici (radici e piante, insetti) fatti seccare e polverizzati, oppure
estratti da tessuti colorati (porpora, indaco).
Il collante è generalmente un’emulsione di tuorlo d’uovo . Gli artisti medioevali usavano tuttavia anche la resina degli alberi, o ancora colle d’origine animale e vegetale.

Macchina per Macinare Terre
Le vernici finali, ottenute da resine proteggono il lavoro e saturano i colori rendendoli più carichi.
Dall’esame delle antiche icone emerge una legge comune: in tutti i colori senza eccezione sono presenti pigmenti cristallini e terre, in varie combinazioni.
Inizialmente sono presenti le ocre gialle e rosse, nei secoli si aggiungono alla tavolozza nuovi pigmenti, questo dipende dalla reperibilità della materia prima.
Il blu ad esempio era raro e quindi costosissimo in Italia; si otteneva dalla triturazione del lapislazzulo.
Col tempo gli impasti per ottenere i colori si arricchiscono e anche l’imprimitura (more…)
Tags: antenna, bachelite, radio, Saysonor
Ecco uno dei tanti oggetti in bachelite ( Vedi Post ) ….:

Antenna Radio Saysonor
Anno 1948-58 Circuito : Telaio RF (a sè stante)
N.Di circuiti accordati : 1 Circuiti
Mod.Amp. (AM)
Gamme d’onda : Onde Medie (OM) Lunghe (OL) e corte (OC)
Tensione di funzionamento : Alimentazione Non richiesta
Materiale : Bachelite
Dimensioni : 130 x 110 x 40 mm

Antenna in Bachelite Saysonor

Antenna in Bachelite Saysonor
Tags: bachelite, fakelite
La bachelite è una resina fenolica termoindurente ottenuta per reazione tra formaldeide e fenolo ottenuta soprattutto tramite reazione di Lederer-Manasse.
Fu sintetizzata per la prima volta da Leo H.Baekeland nel 1907, da cui prende il nome e brevettata nel 1909.
La sua produzione industriale prese avvio negli Stati Uniti e nel Regno Unito negli anni venti.

In Italia, invece, dobbiamo ricordare che durante il periodo bellico, quando è stata dichiarata da Mussolini l’autarchia , i materiali ferrosi erano destinati prevalentemente per l’esercito e per la costruzione del materiale bellico, e pertanto tutte le industrie italiane erano costrette costruire quanto di più possibile in bachelite.
Pressando a caldo, si ottengono oggetti con le caratteristiche fisiche, meccaniche, elettriche, con proprietà di isolamento termico più diverse che ne determinano l’uso. Sono ad esempio ottenuti in tal modo gli apparecchi telefonici, le palle da biliardo, radio, utensili da cucina, fiche da gioco, bottoni e, naturalmente, bijoux, i cruscotti delle automobili, molte parti protettive di apparecchi elettrici, ecc…
Materiale resinoso e scuro, ha il vantaggio di poter essere colorato in tutte le sfumature possibili, anche se ha il difetto (more…)
7 Gennaio 2010
Tags: bilancia, blocchi, cava, cristalli, sale, salgemma

Bilancia per Sale di Cava o Salgemma
Bilancia per Sale di Cava o Sale di Rocca o Salgemma
Inizio novecento.
Viene estratto da giacimenti sotterranei, formatisi nel corso di millenni.
Venivano estratti blocchi grandi in miniera e nella pesatura venivano pesati su questa bilancia per la commercializzazione, sganciando i due ganci laterali, per non dover rompere i
blocchi durante la pesatura degli stessi.

Bilancia per Sale di Cava o Salgemma
Il sale da cucina di oggi non ha niente a che vedere con il sale naturale.
Il nostro sale da cucina, prevalentemente cloruro di sodio, non ha più molti punti in contatto con l’elemento allo stato originario, ossia con ciò che ci serve per vivere.
Col processo industriale il sale viene ripulito chimicamente e ridotto a cloruro di sodio; i minerali e gli oligoelementi essenziali vengono semplicemente considerati delle ‘impurità’ e come tali vengono eliminati. Il cloruro di sodio, così isolato e innaturale, non ha più niente a che vedere con la natura, con l’integralità o con il sale genuino che, invece, racchiude in sé tutti gli elementi naturali (84 minerali), gli stessi che costituiscono il nostro corpo.
Il sale da cucina è un veleno per le cellule. Viene eliminato o reso innocuo dal corpo a scapito di risorse preziose.
L’organismo possiede un dispositivo di protezione intelligente che identifica il sale da cucina come un veleno aggressivo (more…)
Tags: antica, bocciarda, lavorazione pietra, scalpellino

Bocciarda a 25 Punte
Bocciarda a 25 Punte
Secolo Scorso
Usata dallo scalpellino che fin da epoche remote lavorava le pietre estratte in loco o anche da altre zone.
Con la sua abilità lavorava stipiti, mensole, architravi, cordoli, davanzali, statue e pietre sepolcrali. Inoltre sempre con la bocciarda doveva bocciardare la zoccolatura esterna in pietra di certe abitazioni.

- Bocciarda a 25 Punte
La bocciardatura viene effettuata su pietre soggette al calpestio onde evitare lo scivolamento delle persone.
Tags: antico, misurazione, olio, orologio, tempo

Antico Orologio ad Olio
Diciassettesimo secolo
Negli orologi ad olio, simili a lucerne, il tempo viene misurato dal consumo dell’olio per combustione.Destinato ad uso notturno ( come si puo notare le ore sono incise nell’ampolla dell’olio scritte in numero romano dalle ore sei pomeridiane (VI) alle ore sei (VI) del mattino ), questo orologio a olio è costituito da una ampolla di vetro inserita in una lucerna di peltro.

Antico Orologio ad Olio
In pratica l’accensione del lume avveniva alle sei pomeridiane e rimaneva acceso tutta la notte. Lo scorrere del tempo era misurato dalla quantità dell’olio (more…)
Tags: Belleville Illinois, cutter, fresa, Ideal Stencil Machine Co, stencil

Ideal Stencil Machine
Periodo circa fine 1800 inizio 1900
COMPANY : IDEAL STENCIL MACHINE CO. – BELLEVILLE ILLINOIS USA
Matricola 19006
Funzionante in Altavilla Vicentina VI
Punzona matrici in materiale solido (esclusi metalli ).

Ideal Stencil Machine
Veniva usata
per trasferire scritte ripetitive su prodotti multipli (Esempio “Made in Italy” ) su contenitori, casse in legno, (more…)
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