Recipiente Veneziano in Rame per l’Acqua
Metà ottocento.
Raffigurante San Giorgio
Questo contenitore in rame veniva tenuto all’interno delle corti e case veneziane, per la scorta di acqua potabile che veniva prelevata dai pozzi privati, onde non dovere uscire all’inverno o alla notte.
Un elemento fondamentale di Venezia, tanto quanto campi, campielli e corti veneziani, e che era parte integrante della vita che si svolgeva nella città, fino alla costruzione del primo acquedotto (fine ‘800), era il pozzo o la
“Vera da pozzo”.
E’ un termine tipicamente veneziano; con esso si definisce la costruzione lapidea sovrapposta alla canna del pozzo ed a protezione della sua apertura.
All’inizio fu un elemento semplicissimo con funzioni di sola sicurezza e, col passare del tempo, divenne un ricco e pittoresco ornamento di piazze e cortili.
Al giorno d’oggi se ne contano 600 circa ma, prima della costruzione dell’acquedotto nel 1858, ne esistevano 6782 in tutta la città
Il pozzo veneziano era un impianto abbastanza complesso e costoso, una vera e propria cisterna sotterranea di acqua potabile.
L’acqua era quella pluviale (o quelle dolci prelevate dai fiumi Brenta e Sile poi trasportate a Venezia (more…)